Imprese di pulizie: cosa chiedere per la sicurezza

Prima di affidare un capitolato d’appalto ad una nuova impresa di pulizie è bene verificare che essa sia in possesso dei requisiti – tecnici e di sicurezza – per effettuare gli interventi di sanificazione degli ambienti e le mansione di ordinaria e straordinaria manutenzione dei locali, privati e/o pubblici. 

Interventi di Sanificazione: certificazione e codici ATECO abilitati

A fine intervento l’impresa di pulizie incaricata della sanificazione deve rilasciare:

  • l’autocertificazione che riporti la data in cui è avvenuta la  sanificazione
  • la visura camerale dell’azienda che ha eseguito l’intervento su cui sono riportati gli specifici codici ATECO che abilitano l’impresa a svolgere questo determinato servizio
  • la scheda tecnica del prodotto utilizzato 
  • la scheda di sicurezza del disinfettante impiegato. 

Per le schede, ricordiamo che il testo deve essere riportato in lingua italiana, l’unica a tutt’oggi approvata dalla UE.
I codici ATECO abilitati per svolgere l’attività di sanificazione sono:
– 81.29
– 82.99

Il cliente che commissiona l’intervento di sanificazione deve chiedere – e accertarsi – che l’impresa di pulizie contattata possegga tutti i requisiti normativi per svolgere tale attività.

Sistema HACCP e Autocontrollo

È importante ricordare che sistema HACCP e Autocontrollo non sono sinonimi.

Il concetto di autocontrollo ha una valenza più ampia che discende dalla responsabilizzazione dell’Operatore del settore alimentare (OSA) in materia di igiene e sicurezza degli alimenti e corrisponde all’obbligo di tenuta sotto controllo delle proprie produzioni.”
– Ministero della Salute

L’autocontrollo è obbligatorio per tutti i professionisti, addetti e operatori coinvolti a qualsiasi livello nella filiera della produzione alimentare.

Il sistema HACCP (acronimo di Hazard analysis and critical control points) consente invece di applicare l’autocontrollo in maniera razionale e organizzata.
È obbligatorio unicamente per gli Operatori dei settori post-primari. Viene pertanto applicato come uno strumento volto ad aiutare gli OSA a conseguire un livello più elevato di sicurezza alimentare.

 

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